ORGANIZZAZIONE

Oasi e gattili sono gestiti da volontari che possono costituire un'associazione senza fini di lucro, e spesso vengono realizzati in un terreno che il Comune cede in usufrutto per favorirne il servizio, ma non sempre le pubbliche amministrazioni provvedono ai finanziamenti dei rifugi e i volontari si possono ritrovare a dover inventare delle attività, ad esempio mercatini e cene sociali, per reperire i soldi necessari all'acquisto di cibo e medicinali.

Anche le donazioni dei privati, sia in denaro che in materiale utile quali cibo, coperte, cucce, medicinali, sono indispensabili alle oasi così come l'adozione a distanza, formula attraverso la quale una persona può assicurare un livello base di alimentazione e salute a un gatto randagio anche se non può accoglierlo in casa.


                                                                                                       PROVENIENZA DEI RANDAGI

Generalmente i gatti vengono trovati in stato di abbandono nel territorio circostante e portati al gattile su segnalazione dei vigili o di qualche cittadino offertosi volontario. A volte vengono abbandonati nottetempo e i volontari si ritrovano davanti alle ciotole una bocca in più da sfamare. Altri gatti vengono portati dalle colonie più esposte al rischio di strade trafficate o che per motivi igienico-sanitari non possono più risiedere nella loro collocazione spontanea. Non per ultimi i rifugi accettano anche i gatti portati dai padroni che non possono o non vogliono più occuparsene; quindi i rifugi sono un servizio non solo per il beneficio dei gatti ma anche per i cittadini, ed è fondamentale per contrastare l'abbandono degli animali che è perseguibile secondo la legislazione italiana. 

                                                                                                                            ADOZIONI

Se si vuole adottare un gatto giovane è bene assicurarsi che abbia almeno tre mesi; sebbene i gattini al compimento del primo mese siano già in grado di mangiare cibo solido, è bene lasciarli ancora con la madre e con i fratellini affinché vengano adeguatamente educati. Mediante il gioco e la lotta con i fratellini il gattino imparerà a dosare l'uso del morso e del graffio. Inoltre la vicinanza con la madre e con i fratellini renderà il gatto più sereno e socievole. È altrettanto importante che i gattini da adottare vengano manipolati nei primi mesi di vita: un corretto imprinting rende il gatto più predisposto all'interazione con l'uomo e alla convivenza in casa.

Una volta adottato, è bene chiedere ai volontari quali cure ha fatto il gatto, se è stato trattato per i parassiti e per i vermi, se e quando è stato vaccinato e se è possibile chiedere il numero di telefono del veterinario che l'ha seguito; quando il nuovo gattino verrà portato a casa sarà possibile farlo visitare dal veterinario di fiducia e dirgli con precisione quali trattamenti ha fatto e se è necessario metterlo in contatto col veterinario dell'oasi.


                                                                                                            INFO.  ADOZIONI  CELL. 346-3633303    340-3612559